(Nuclear Blast) Il mio approccio a questa band è stato davvero singolare. C’era un negozietto che traboccava di CD e 33 giri, ci andavo spesso; tonnellate di materiale composte da nomi emergenti e altri sacri. L’occhio cade su questo vinile che in copertina raffigura la porzione di un edificio in fiamme: il fuoco che trabocca dalle finestre, il fumo che veleggia nell’aria e dei cavi dell’elettricità stagliati contro l’immagine. In alto a sinistra il logo della band, Abomination. Comprai “Tragedy Strikes” perchè intuii che quei tre, raffigurati nel retrò, erano di sicuro gente che pestava andando al sodo, senza troppi fronzoli. Non mi ero sbagliato! Gli Abomination di Paul Speckman (anche nei Master e Krabathor),  hanno realizzato solo due album, poche altre cose minori e poi si sono spenti nel 1993. Di loro si ebbe voce nel 1999, con una compilation dei propri pezzi. Il power thrash/death metal degli Abomination oggi lo si definisce old style, in realtà è lo specchio stilistico di quegli anni, soprattutto negli USA. La scena thrash metal era al massimo splendore, il death metal più oltranzista spingeva con Obituary, Autopsy, gli stessi Master, Immolation e altri che poi hanno scritto pagine ancora più maledette e oscure, ma celebri rispetto alle band appena citate. In alcuni pezzi di “Abomination” si riscontra ancora una forte componente hardcore (“Suicidal Flames”), una minima deriva dal lavoro dei Discharge (“Pull the Plug”) e dintorni, ma senza dimenticare le dannate lezioni impartite dagli Slayer (“Blood for Oil”) dei loro primi tre insuperabili dischi. La Nuclear Blast ripropone, in questa uscita, tutto il catalogo Abomination: due demo, due album, un EP e il brano presente nello split con i Master, in pratica Due ore e ventisette minuti di puro metal. Proprio di recente Speckman ha portato il nome Abomination attraverso un mini tour europeo, toccando anche l’Italia. Con lui c’erano Demetrio Scopelliti al basso e Raphael Saini alla batteria. L’iniziativa è pregevole e forse mirata a chi ha memoria.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10