(Zazen Sounds) Si fanno chiamare Αχεροντας ora, i greci Acherontas che giungono al nono album in quindici anni, periodo nel quale sono sempre stati devoti a tutto ciò che è mistico, occulto, a quei rituali magici appartenenti al proibito, all’oscuro. Nuova forma della stessa entità, il prossimo livello alchemico che con questo nuovo capitolo abbraccia un percorso filosofico tetro, abbandonandosi alla scienza della stregoneria, osando per ambire al desiderio della suprema conoscenza. Le fiamme di “I. Lucifer-Breath of Fire”, il caos crescente di “II. Leviathan-The Fervent Scales In Reverence”, il trionfalismo di “III. Belial-The Enn of Beliya’al”. La maestosità di “IV. Satan-Exaltation of Unbeing”, il mistero di “V. Choronzon-Webs of Alienation”, la suggestione e la potenza seducente di “VI. Hecate-Queen of the Crossroads”, prima del marziale epilogo rappresentato da “VII. Δρακων-Αpotheosis”. Sette brani che penetrano nella mente e nello spirito; sette brani che avvolgono, catturano, assorbono. Un nuovo viaggio verso orizzonti spirituali ignoti. Un’ode a sette divinità oscure, in una opera in sette atti… sette patti di sangue dal potere inimmaginabile, sette rituali, sette percorsi verso lo spirito, verso l’anima, verso la gloria. E, come rivela la stessa band, con questo nuovo rituale ci avviamo verso una nuova era di continuità, la quale forgia tutti gli aspetti bestiali del passato in una splendente lama che fende e modella il futuro.
(Luca Zakk) Voto: 9/10