(Les Acteurs de L’Ombre Productions) È maturato tanto il duo francese Acod, con quella musica oscura che fonda le radici tra black, death, thrash e… rock, ricordando a volte una versione molto più estrema degli svedesi Tribulation, anche se in grado di evolvere verso tecnicismi e ricercatezze stilisticamente raffinate; questo potente e variegato “Fourth Reign Over Opacities And Beyond” è giù il quinto disco, un lavoro con una energia tetra che travolgere, annientare e convincere fin dal primo ascolto. Brani drammatici ma anche taglienti e penetranti: “Artes Obscurae” con quel mid tempo arricchito dal pianoforte, il dark heavy rock incalzante di “Nekyia Catharsis”, le tenebre sensuali di “The Prophecy Of Agony”, la teatralità della title track: non ci sono filler tra questi dieci pezzi, dalla introduzione sinfonica alla poderosa, rocambolesca e conclusiva “Empty Graves / Katabasis”. Il secondo capitolo di una trilogia dantesca in atto, iniziata nel 2018 con “The Divine Triumph”: black e death profondi, arricchiti da parentesi di grandezza sinfonica; un concept che tratta di un’anima ribelle che si inoltra nel suo viaggio verso gli abissi, senza più alcuna fede nell’uomo o negli dei… ma ormai nemmeno più in se stessa. Ed ecco che gli ostacoli diventano enigmi, le paure delle chimere, in una disperata ricerca per scoprire i segreti di questa vita dopo la morte, la quale ironicamente si rivela drammaticamente simile alla vita terrena; ma il cammino prosegue, verso una rivelazione che pone fine a questa tappa del viaggio, portando alla redenzione di colui che è stato prescelto.

(Luca Zakk) Voto: 8/10