(Napalm Records) Continua la galoppata della giovane band svizzera capitanata dalla bella Melissa Bonny (live session dei mitici Serenity), tanto che ad un anno e mezzo dal primo capitolo, arriva tuonante e ricco dil splendore il secondo lavoro farcito di metal sinfonico, sempre molto catchy, provocante e coinvolgente. L’esperienza rapidamente maturata ha portato il quartetto a delle decisioni importanti per quanto riguarda la creazione del disco: non sono stati chiamati produttori esterni durante la stesura del disco, piuttosto stono stati chiamati gli orchestratori Elias Holmlid e Jacob Hansen (Volbeat, Epica, Amaranthe, ecc) per iniettare quella caratteristica aura emozionale realizzando ad un mix, una post produzione e un master mirati ad esaltare proprio quella direzione sinfonica che è nella radice esistenziale del gruppo. Potente “Reinvented”, con quel cantato sensuale sferzato dal growl feroce. Refrain irresistibile su “Unstoppable”, suggestiva la power ballad “Inferno”, arricchita con quella oscurità romantica ed un altro refrain grandioso. Il growl (che è sempre di Melissa!) sulla tagliente “Your Enemy” è devastante, mentre è immediatamente vincente il singolo “Afterlife” con ospite Nils Molin (Amaranthe, Dynazty), un brano con ritmiche ricercate, melodie sublimi e la componente sinfonica molto curata. Idee progressive su “Breathe”, canzone con una bellissima chitarra e una Melissa che inietta ulteriore passione nel suo cantato. “Animals” si abbandona al puro symphonic metal, emergono idee power sull’orecchiabililssima “Into the Night”. Musicalmente avvolgente “Son Of Wallachia”, infinitamente attraente “My Justice, Your Pain”, pezzo incalzante, con un’aura tetra, una impostazione remotamente ottantiana e la vocalist che offre i due stili dando poi vita ad un ritornello monumentale. Delicatezza ed energia con “Haunted”, prima dell’epilogo rappresentato dalla contorta dualità di “Lullaby”, brano con growl feroce, clean paradisiaco e diverse idee che abbracciano ambiti prog e virtuoso. Con un concept legato al doppio aspetto del conte Dracula, visto sia come eroe che come mostro, questo secondo capitolo contiene dodici brani intensi, ricchi di arrangiamenti non scontati, una chitarra pungente, evoluzioni sinfoniche trionfali e Melissa che dimostra qualità vocali superlative, sia con il suo incantevole clean che con quel seducente growl.

(Luca Zakk) Voto: 8/10