(The Artisan Era) Sorprendente debut album per Aethereus, formazione statunitense nata nel 2014 e con all’attivo un EP intitolato “Ego Futurus”. Nonostante la relativamente recente formazione, la band dimostra una maturità tecnico compositiva da lasciare allibiti. Se poi teniamo conto che il genere proposto è un progressive death metal estremamente complesso, dove è facile lasciarsi prendere la mano in virtuosismi fine a se stessi, dobbiamo dare maggior merito a questi ragazzi, in grado di non cadere nella trappola del tecnicismo a tutti i costi in favore della forma canzone. Chiaramente tutti i componenti si ritagliano uno spazio per mettere in mostra le mostruose capacità tecniche (siamo su lidi musicali cari ai Gorod), eppure i brani risultano diretti, aggressivi e potenti, a differenza di quanto capita spesso in questo genere, dove molti prodotti sono tecnicamente perfetti ma piatti e freddi come sogliole surgelate. Riffs contorti, assoli funambolici ed un a sezione ritmica allucinante eppure mai invadente costituiscono l’ossatura delle composizioni, che spesso e volentieri non disdegnano aperture melodiche ed arpeggi acustici. Buona anche la scelta della doppia voce, alternando il classico growl con parti in scream. Un album che surclassa gran parte dei lavori usciti da qualche anno alla questa parte. Sarà difficile fare di meglio.

(Matteo Piotto) Voto: 9,5/10

Precedente recensione dello stesso album QUI.