(Dead Seed Productions) C’è una disputa in casa Ævangelist; questa è la versione della band capitanata da Matron Thorn il quale si avvale di Stéphane Gerbaud (ex-Anorexia Nervosa,) alla voce. La versione originale della band, quella con Ascaris, è in una crisi gestionale seguente alla release di “Matricide in the Temple of Omega” del 2018 (recensione qui), ed anche la nazionalità del progetto è controversa: americani? Finlandesi? Francesi? tutto è mistero, come questo album composto da una sola lacerante e lunga traccia, la quale vede come ospite anche Laurent Clément (The Reptilian Session, Ex-Christicide), il quale aggiunge degli infernali impulsi di synth. Questo unico monumentale brano, questa opera senza interruzioni destabilizza, confonde, ipnotiza: black metal? Noise? Suoni psichedelici o dissonanze funeree? Un viaggio verso gli inferi, un rituale asettico che esalta il male più puro. Qualsivoglia situazione legale stia dietro agli Ævangelist, non ha valore per la conseguenza emozionale di “Dream an Evil Dream III”: dissonanze stridenti, vocals ciniche, pura asfissia, malvagità senza ritegno. Questo è “Dream an Evil Dream III”… un vero sogno in chiave demoniaca!

(Luca Zakk) Voto: 8/10