(autoprodotto) Gotici, elettronici, oscuri, decadenti, avvolti in una coltre di nebbia. Musica impattante, ricca di dettagli industriali, ma anche di doom, di EDM, di synth… fino ad abbracciare qualche parentesi ambient. Dieci brani che danzano sulla decadenza della dark wave, erigendo tuttavia un muro di rock duro, di post rock, passando per gli ambiti tetri del nu-metal… ed oltre, molto oltre. Tuonante e minacciosa “Sustain Me”, suggestiva anche se molto heavy “Your Flesh”, sognante “Mind Over Body”. Catchy e dannatamente dark wave “Morning XTC”, heavy e drammatica “Methmouth”; travolgente “Liquid Courage”, geniale, maestosa oltre che deliziosamente tetra “Get Down”, emerge invece un tocco di americana con la conclusiva “Back To You”. Gli After Taste, senza l’ausilio di etichette o collaborazioni professionali, creano un album favoloso con il quale si addentrano in temi profondi, della salute mentale alla famiglia, dall’amore all’equilibrio sottile tra vita e morte, il tutto con suoni introspettivi e la voce tanto profonda quanto inquietante del vocalist e membro fondatore Dave Meester. Musica che dipinge l’esistenza umana, il suo lato oscuro, il suo lato proibito, la sua irresistibile e affascinate complessità… musica che accompagna il sole che tramonta, la notte che esplode, le tenebre che diventano sempre più insistenti ed eroticamente irresistibili.
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10