copAIDAN(Red Sound Records) Attendevo con interesse qualsiasi seguito a “The Relation Between Brain and Behaviour” degli Italiani Aidan, uscito ormai un paio di anni fa. Quell’album era genio e follia spinti a forza dentro la stessa scatola. Generi musicali vari anch’essi forzati dentro gli angusti confini della stessa scatola, una geniale e personale interpretazione del post metal, rigorosamente strumentale. E che dire di questo EP, di questo “Témno”? Difficile esprimersi. Lo skill musicale della band, che nel frattempo conta un chitarrista in più, è innegabile. Il sound dell’EP è molto diverso dal full length, ma è una normale evoluzione, una diversa interpretazione di quelle atmosfere decadenti, oscure, riflessive tipiche del genere. Senza dubbio “Témno” è una semplificazione rispetto ai complessi territori esplorati nel debutto, c’è più maturità e forse un pizzico di innocente e scatenata genialità in meno. “Levnad” è malinconia e dolore; l’integrazione degli archi nel suono emesso dalla traccia dimostra cosa gli Aidan sanno fare. Ottima “Negazione dell’Appartenenza / Appartenenza alla Negazione”: la traccia più lunga dell’EP è pura atmosfera ed emozione. Mixata in maniera sublime (la parte iniziale in cuffia toglie il fiato), non nega le basi drone e sludge e accompagna l’ascoltatore attraverso quasi otto minuti di stimoli musicali, con ogni passaggio -ogni nota- concepitoa per suscitare una percezione o una emozione particolare. E’ uno stato di trance e di godimento assoluto quello che viene creato… e purtroppo distrutto da quanto segue. “Il Terzo Escluso” e la conclusiva “Ora Puoi Scendere Nella Fossa Assieme Alla Tua Musica” sono due tracce atmosferiche, dove gli Aidan creano una base (che per “Ora Puoi…” è sostanzialmente ambientale) a supporto di un sample del dialogo tra Alfred e Gustav nel film capolavoro “Morte a Venezia” (1971,regia Luchino Visconti). Francamente? Il genio di Visconti viene certamente celebrato nell’esaltazione di questa sezione del dialogo tra i due personaggi. Ma francamente vedo una mancanza di creatività. Dieci minuti di musica sui dialoghi del film non sono ciò che mi aspetto da un artista, non sono ciò che mi aspetto dagli Aidan, non sono ciò che mi aspetto dalla musica. Le voci di Giancarlo Giannini e Massimo Foschi (rispettivamente i doppiatori di Mark Burns e Dirk Bogarde) in un nuovo contesto sonoro, mi sembrano un buon lavoro di campionamento e mix, piuttosto che arte e proposta geniale. Io rimango con “The Relation Between Brain and Behaviour” e di “Témno” ammiro le prime due tracce e la stupenda copertina.

(Luca Zakk) Voto: 5/10