(Fighter Records) Settimo album per i torinesi Airborn, terzo capitolo della trilogia fantascientifica “Lizard Secrets” dopo “Land Of The Living” del 2018 ed il secondo capitolo “Age Of Wonder” del 2020. Una saga piuttosto ambiziosa quanto affascinante, scritta da una band estremamente valida che ha inspiegabilmente raccolto molto meno di quanto ha seminato. Dal punto di vista musicale, le coordinate stilistiche della formazione piemontese, ossia quel power metal tedesco che molto deve a Kai Hansen e suoi derivati -Helloween, Gamma Ray, Iron Savior, Induction su tutti-, con doppia cassa in primo piano, grandi linee di chitarra e ritornelli memorabili. Trovo davvero particolare la voce di Alessio Perardi, a volte affine a quella di Hansen ma più pulita, con tonalità meno squillanti e un mood più oscuro, il quale crea un contrasto particolare tra linee vocali e le classiche melodie trionfanti delle sei corde, come si può ben sentire nella lunga, articolata e conclusiva “My Own World”. Chitarre che fanno la voce grossa, flirtando con partiture vicine al thrash in brani come “In Utopia”, “Skeleton Crew” e “Lizard Detective Agency”, mentre “Steel Rat” mette in mostra il lato più hard rock e ‘commerciale’, per un brano che entra in testa immediatamente e che a me personalmente gasa alquanto. Un grandissimo album di power metal teutonico, un concept molto affascinante ed una capacità compositiva di alto livello per una band che davvero merita di gran lunga un seguito più consistente di quello attuale! Amanti del power melodico, con fatevi scappare ”Lizard Secrets Part Three – Utopia” per nessuna ragione al mondo!
(Matteo Piotto) Voto: 10/10