(Heavy Psych Sounds) Beh, iniziamo con il dire che già leggendo il nome dell’etichetta che ha prodotto il dico qui recensito si intuisce il genere proposto… rock psichedelico all’ennesima potenza, con riff che strizzano l’occhio ai Black Crowes e atmosfere da deserto anni settanta. Palchi improvvisati, alcol a livelli tali da permettere agli allucinogeni di sciogliersi dignitosamente in vena, per gustarsi appieno viaggi cosmici e dialoghi costruttivi con i propri animali totem. La voce, suadente e femminile come solo il rock sa far risaltare, costruisce rime poetiche su partiture semplici e dirette, in grado di far risaltare i minimali quanto incisivi assoli di chitarra, il tutto nell’ottica dell’armonia generale del brano. Musica che prende, sempre, il rock psichedelico, una grande eredità lasciataci da una cultura che ormai non esiste più, se non proprio attraverso questi gruppi… Redivivi.

(Enrico MEDOACUS) Voto: 7,5/10