AN AUTUMN FOR CRIPPLED CHILDREN – “Eternal”

(Wickerman Rec) Sesto album per i post black metallers olandesi. Sesta conferma di una direzione musicale personale, complessa e totalmente deviante. Intanto le tendenze futuristiche del sound vengono deliziosamente imprigionate in un limitato vinile già dalla prima stampa… Lato A. Lato B. Sembra assurdo poter godere di queste sonorità avantgarde attingendo da un supporto così legato alla tradizione… un po’ come il contenuto, le dieci tracce, sempre intense, progressive, ma anche ricche di una impostazione melodica legata a terre e a scenari naturali; l’aggressività black è relegata nell’angolo (un po’ sulla falsa riga di Lustre) con una linea vocale feroce e decisamente dominante, presente, sempre presente ed ossessiva. Crudele “Eternal Youth”, sorprende la parentesi quasi tribale, coinvolge la linea di basso sotto una melodia contorta ma magnetica. Sognante “I Will Never Let You Die”, quasi ricca di una speranza annegata in una stupenda malinconia. Inquietante e complessa “On Fire”, seguita dai colori brillanti dipinti di nero offerti da “Farewell”. Imprevedibili “This Small Space You Occupied Is So Empty Now” e “You Have Been In The Shadows For So Long”, canzoni nelle quali il tema principale prende improvvise deviazioni, mutando completamente, prima di tornare, riproporsi o semplicemente evolvendosi verso una nuova materia fatte di frequenze e suoni. S’affaccia il depressive black su “Days of Sleep”, mentre è un genere nuovo ed inclassificabile ciò che propone “Swallowed By Night’s Despair”. Epica e tragica “Cloud Mood” prima della conclusiva, ultra tecnica ed impulsiva “Matters Of The Heart”. Tecnica appunto. E molta fantasia. Livelli progressivi sconvolgenti. Poi morte e decadenza. Depressione e malinconia estreme vengono esposte, dichiarate, in ogni istante di questo album: drumming coinvolgente, chitarre letali e suoni digitali sublimi, a volte celestiali… quasi un mix tra la violenza black ed un ambient in chiave Angelo Badalamenti. Estremi contrapposti che si scontrano, si incontrano, si fondono e generano una nuova geniale dimensione sonora. Da ascoltare con concentrazione, dedizione. In cuffia.