(Siege of Amida) Gli Ancient Ascendant, inglesi, sono al loro primo album e si dimostrano alfieri di un death metal di stampo classico. Il sound è denso, ricco di groove, potenza e con un riffing spesso ancorato a dinamiche lente, volte a creare una certa atmosfera e melodia, mentre il drumming di Dave Moulding, in particolare con la doppia cassa, è un motore indiavolato. Tuttavia le chitarre del duo Butler-Poushin (il primo è anche il cantante) tentano comunque a diversificare le trame sonore, ma alla fine il vero punto di forza sono le ripartenze e le cadute di tensione che garantiscono una certa dinamicità a “The Grim of Awkening”. In tutta questa roccia granitica c’è spazio per qualche gemma intagliata splendidamente: “Lost Rage in the Dying Light”, vero momento di rottura con il resto dell’album, “Titan”, l’accattivante “The Scorn of Dead Men” e “Ravenous Undead of the Dead”. Non è un sound nuovo quello degli Ancient Ascendant, ma l’album alla fine risulta essere una pubblicazione death metal di tutto rispetto.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10