(Massacre Records) Dopo il notevole “A Woman’s Diary – Chapter II” di fine luglio di questo anno (QUI recensito), Helena Iren Michaelsen aveva detto QUI, che un altro album con il suo progetto solista Angel sarebbe arrivato entro la fine del 2020. Qualcosa di particolare, non metal e neppure rock. Lei e la sua voce con il pianoforte, suonato dal marito e produttore Oliver Philipps. Di fatto un album acustico con tredici canzoni di altri e scelte per storia personale della norvegese, anziché per motivi di genere, stile o attinenza musicale alle proprie abitudini discografiche. Scelte sentimentali, di attinenza, di ricordi, delle proprie radici artistiche. Delle tredici due sono “Little Ballerina” e “Keep Your Head Held High” realizzate apposta per questo capitolo ‘nascosto’. Inoltre c’è anche “Let Down”, una canzone degli Imperia, la band nella quale lei canta, che è parte dell’album “Secret Passion”. Un aspetto risalta da subito all’orecchio in queste versioni della Michaelsen, il range vocale. Se “A Woman’s Diary – Chapter II” presentava delle belle canzoni e confermava ulteriormente le indiscutibili doti vocali della canzonante, questo album con la sola presenza duale, voce e pianoforte, lascia intendere ogni frequenza, nota, ogni livello vocale di un intervallo impressionante da parte della vocalist. Tra i pezzi fiugura “Kjærlighet” dunque cantata in norvegese, che vuol dire ‘amare’, canzoni note come “Hallelujah” di Leonard Cohen – in realtà nota per le versioni altrui perché quella di Cohen non ebbe grande notorietà – e ‘stracult’ come “Somewhere Over the Rainbow” e “Summertime”, eseguite magnificamente. C’è anche “Don’t Let Daddy Kiss Me” dei Motörhead! Angel è il progetto solista di H.I. Michaelsen, la sua arte più personale che, come tutte le opere degli artisti, una volta rese pubbliche sono di tutti e parlano a tutti noi e come ha dichiarato nell’intervista sopraindicata «stiamo già lavorando ad alcune canzoni per l’album Chapter III, che ho intenzione di pubblicare già l’anno prossimo. Ci sono voluti quindici anni dal Capitolo I al Capitolo II, ma per il futuro il mio piano è di averne uno ogni anno». Bene, aspettiamo la nuova opera che avrà ancora qualcosa di bello da dirci.

(Alberto Vitale) Voto: 9/10