(Xtreem Music) Confesso di essermi approcciato agli Anialator con un certo scetticismo. Contrariamente a come faccio di solito, stavolta ho letto la biografia della band prima di ascoltarne il lavoro, e termini come “Legendary Texas Thrashers” riferiti ad una band con all’attivo una manciata di demo ed un paio di EP, mi è sembrato quantomeno esagerato. Ho infatti pensato ad una formazione reduce degli anni ’80 che al tempo non ce l’ha fatta, e che ora prova a ributtarsi nella mischia per giocarsi una seconda chance, ora che il thrash metal è tornato prepotentemente in voga. In parte questo mio ragionamento è esatto, ma devo ammettere di essere rimasto piacevolmente spiazzato dalla potenza sprigionata da questo nuovo EP, soprattutto per l’approccio moderno degli Anialator, nonostante il genere proposto sia decisamente old school. Tenendo conto che la formazione texana è nata in piena epopea thrash (1986) e si è sciolta nel 1990, mi sarei aspettato il classico lavoro nostalgico, caratterizzato da sonorità trite e ritrite. Devo invece constatare che, pur ben lungi dall’aver inventato qualcosa d’innovativo, i nostri propongono un lavoro potentissimo, violento e con una produzione al passo con i tempi. La line up pesantemente rimaneggiata rispetto agli esordi, è tecnicamente ineccepibile, dimostrando una grande coesione ed idee chiare sul sound che vuole proporre. Un EP che potrebbe rilanciare il nome Anialator e regalare alla band la possibilità di farsi conoscere che le è stata negata più di trent’anni fa.

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10