(autoproduzione) Quindici canzoni della divina Anna KiaRa, cantante russa parte dei Njörda, ex Imperial Age e collaboratrice in altri progetti, come i Therion e i Rotting Christ. “Symphony of Rage” è il suo terzo album, creato con suo marito Paul Maryashin , multistrumentista e arrangiatore, ex Autumn Woods, Imperial Age e altri. Anna KiaRa si muove in uno spazio tendente al symphonic metal. L’ossatura dei sintetizzatori, gli arrangiamenti curati, la maestosità di una buona fetta dei pezzi musicali, sono la base per questa voce suprema, oltremodo abile e preziosa. Gli intrecci melodici e la trama musicale sono semplici e immediati, è forse dunque lei stessa a dare la vera cifra di valore nei pezzi. Di fatto esiste in “Symphony of Rage” un gruppetto di canzoni molto accattivanti: si apprezza l’opener “Blood of Heroes” che è diretta e con guizzi energici, non da meno c’è la barocca “She-Wolf” e la maestosa ed epica “Flight of the Valkyrie”. In più qualche canzone soffusa e struggente. Tutto sommato la cantante affronta diversi canovacci di stile, addirittura il symphonic black metal melodico con “Poetry of Despair”. Poco oltre un’ora carica di melodie, con le chitarre sempre a basso regime, quasi coperte dal resto, sono infatti le orchestrazioni dei synth e la batteria ad avere un posto più rilevante nella dinamica delle canzoni. Niente brilla per caso in questo album, con qualche canzone dal preciso canovaccio atto solo ad accogliere la voce di Anna KiaRa, dunque le sue capacità, con il canto al di sopra delle canzoni stesse. Infine, delle quindici canzoni, nove sono in inglese e sei nella loro versione in russo.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10