(Nuclear War Now! Productions) Già dalla copertina si poteva intuire che questo disco non poteva essere per tutti. Ed infatti, puntualmente, mi ritrovo a gestire musicalmente una intro che, almeno nella parte iniziale, risulta alquanto cacofonica, salvo poi virare in una lunga traccia articolate, di lovecraftiana memoria, dove non si può non evocare nella mente divinità contorte e aliene, pronte a concepire nuove forme di dolore per la razza umana. Il mixaggio, secondo me genialmente quasi inesistente, non fa che rendere i suoni delle undici tracce ancora più ovattati, distanti e nel contempo oscuri, solenni e potenti. Ritmi furiosi si alternano a parti più lente ma non meno ragionate, senza mai sfociare nel doom, ma sempre facendo rimanere alta una quasi indefinibile tensione in sottofondo che accompagna in tutto l’album. Un disco dal concepimento molto lungo, che si discosta di ben 8 anni dal lavoro precedente, ma che mostra in suono tutta la perizia messa in musica ad opera del terzetto canadese, probabilmente unico alfiere in patria di un genere criptico, apocalittico e decisamente, lo ripeto, non per tutti i palati…

(Enrico MEDOACUS) Voto: 9/10