(Music for the Masses) Ricordo ancora quando, nel 2011, uscì “A new Day”, il sesto album degli Arachnes: i fratelli Caruso si presentavano ancora una volta in grande spolvero, ma forse la grande stagione del power/prog italiano era ormai finita, e infatti il disco ebbe una diffusione relativamente limitata (uscì in poche copie fisiche). Per sanare l’incresciosa situazione, oggi “A New Day” si ripresenta sul mercato in un lussuoso digipack: la band non ha prodotto null’altro da allora, ma mi auguro che questo sia il segnale di una imminente rinascita… “I Know the Darkness” ha quei suoni elettronici, vagamente spaziali che i vecchietti come me collegano ai primi Labyrinth: il brano è una solida escursione power/prog dal refrain accattivante. “Big Earth” vive del contrasto fra le ritmiche involute e le dominanti tastiere; prog maturo e ammaliante, per il quale è impossibile non pensare ai Symphony X, per “Into the Fog”. Sceglie i toni giusti la power ballad “My Face Is Hard”, menziono ancora la sorpresa di “Fireball”, cover dei Deep Purple riletta con un scopertamente Emerson Lake & Palmer, e l’ottima “Magic World”, il brano più immediato grazie al suo superlativo refrain. Ma citerei anche le frenesie dello strumentale “Your Death”… insomma, ce n’è veramente per tutti i gusti! Una gemmina di Italian power metal che merita di tornare in ague… La riedizione accoglie anche una nuova versione di “First of All”, dal glorioso debut del 1997, affidata al solo pianoforte.

(René Urkus) Voto: 8/10