(Einheit Produktionen) Quando alla fine degli anni ’90 il metal nel primo mondo era già ben diffuso, noto, famoso e ormai suddiviso in decine di sottogeneri, in certi altri posti come il continente Africano, non solo quel genere era ancora in stato arretrato… ma anche sostanzialmente inesistente. Gli Arcana XXII si formarono in Namibia, il paese appena a nord ovest del Sud Africa, nel 1997 ovvero pochi anni dopo l’indipendenza di quel paese proprio dal Sud Africa. Si formarono senza veri esempi, senza una scena metal attorno e, tra le altre cose, senza una filiera che possa supportare l’attività di una band (dagli strumenti musicali agli studi di registrazione). La band registrò comunque del materiale e nel periodo di tempo tra il 1999 e il 2003 pubblicò pure ben tre album. Il sound degli Arcana XXII raggiunge il paese confinante, sicuramente più ‘moderno’ musicalmente parlando e di riflesso finì per arrivare pure nel calderone delle bands del vecchio continente… ma resta indiscutibile il fatto che per geografia e tempi, questa band sia indubbiamente il pioniere più rappresentativo del metal del continente nero, un continente che al giorno d’oggi forse non vede una vera e propria diffusione di questa musica ma nemmeno la etichetta come sconosciuta. La band sembra tutt’ora esistente, sicuramente sotto contratto dalla Einheit, anche se non pubblica più nuovi dischi dalla metà degli anni 2000, tranne qualche singolo… e questa compilation uscita originariamente nel 2011, con i brani scelti personalmente dai ragazzi del gruppo per celebrare, per ricordare, per rievocare. Forse per ricominciare, il primo passo di questa più recente alleanza tra band e label è proprio ripubblicare quella compilation mitica, in formato Digi-CD e pure DVD, con il video del recente brano “The Untold” e ben due nuovi pezzi, ovvero una nuova edizione di “Ramses” (dall’album “This Burning Darkness” del 2002) e l’inedito “Sacrifice”. Musicalmente siamo in campo metal iper classico, tradizionale… primi Iron Maiden, vecchi Judas Priest… un metallo tanto puro quanto nostalgico, grintoso, melodico, ben suonato, ben concepito e molto ben arrangiato… considerando anche le condizioni nelle quali fu registrato in origine. Rimane tuttavia il mistero che ruota attorno a questo gruppo: sono veramente e nuovamente attivi? Solo una canzone o… torneranno con del materiale consistente per pubblicare un album? Staremo a vedere… ma nel frattempo questi quindici pezzi sono un piacere assoluto per chiunque ami il metal vecchia scuola, quello diretto e lontano da tanti noiosi modernismi odierni!

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10