(Broken Bones Records) La one-man band veneta Arcane Tales (un tempo lontano, secondo la biografia, composta da cinque elementi nella sua prima incarnazione) pubblica il proprio debut dopo una lista lunghissima di demo autoprodotti; e questo “Sapphire Stone Saga” è da una parte una ri-registrazione di canzoni più o meno recenti, dall’altra una ‘messa in musica’ dei romanzi fantasy del creatore del progetto, Luigi Soranno. È facile dunque aspettarsi come il disco sia profondamente ancorato nel symphonic power metal di fine anni ’90… il che, per chi scrive, è sempre un’ottima notizia. Dopo la pomposa intro, “Into the Firestorm” è sulla scia delle cose più ariose e neoclassiche dei Rhapsody of Fire, con un ottimo gusto per la melodia: peccato solo per la batteria troppo secca. Ottimo il giro di tastiera portante di “The Clairvoyance Power”, brano ottimamente congegnato a tratti davvero appassionante, mentre gli ottimi minuti di “Sands of Time” hanno sonorità gotiche affascinanti. Non scontata la power ballad sinfonica “Heaven’s Gates”, mentre l’apice del disco è probabilmente la maestosa “Shadow’s black Crown”, che mi sembra ancora legata all’epoca di “Dawn of Victory”. Ottima conclusione con i dieci minuti di “The Alliance Horns resound”, che spaziano fra lidi epici, qualche breve (ma godibile) passaggio ai limiti del prog, e un chorus da brividi. Con una produzione più tridimensionale poteva essere un vero capolavoro: sicuramente emozionerà i nostalgici di “Legendary Tales”, “Hastings 1066” o “The Gates of Oblivion”.

(René Urkus) Voto: 7,5/10