(ADF Records) No, non si tratta dell’ennesima band gotica, oscura e legata alle tenebre. Anzi! Stiamo parlando di qualcosa che emerge dalla scena pop-punk britannica, una band che risiede nell’underground, con membri che hanno ancora un lavoro quotidiano oltre a questa creatura musicale che inizia ad impegnare con tour sempre più lunghi e coinvolgenti. “Everything’s On Fire But I’m Fine” è un disco audace, onesto, orientato all’eterno desiderio di inseguire un sogno mentre tutto il resto collassa, finendo in un mucchio di macerie: quattordici tracce eccitanti, pungenti, tanto antiche quanto super moderne, con le vocalist Bethany Hunter che si mette in evidenza proponendo uno stile che con il rock ed il metal ha -forse- ben poco a che fare, rendendo infinitamente originale la proposta. Brani con radice punk, pesanti divagazioni elettroniche, remote influenze radicate nel metal moderno… il tutto in un concentrato di pop-rock brillante, eccitante, creato per alimentare video clip, concepito come colonna sonora della frenetica vita quotidiana. Un disco che non evita il caos della vita moderna, anzi! Piuttosto lo affronta, lo canzona, lo deride, lo rende interessante, lo rende fruibile, lo rende dannatamente pop, maledettamente malleabile.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10