(Dark Descent Records) Il death suonato vecchio stile fa sempre il suo dannatissimo effetto, pur non promuovendo nulla di nuovo nella scena metal, anzi. Gli spagnoli Ataraxy hanno tinto a piene mani dagli Asphyx e inserendo però delle strutture canzoni un pelo più complesse. Difatti due delle sei tracce proposte, intro inclusa, superano abbondantemente i dieci minuti, cosa decisamente inusuale per una canzone death. Tale scelta ha permesso di osare di più nelle atmosfere e giocare su cambi di ritmo maggiori rispetto ad altri gruppi, tutto a giovamento di una aspettativa che cresce nell’ascoltatore. Nonostante lo stile proposto infatti, il disco va che è un piacere e fa sentire tutta la parsimonia che i nostri hanno messo nella scrittura dei pezzi (non a caso sono passati sei anni dal lavoro precedente). A livello tecnico non c’è assolutamente nulla da eccepire, se non appunto che non si è inventato nulla di nuovo, ma questo lo sappiamo bene non essere un difetto, a volte.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10