copattic(Van Records) Con quanto sto per scrivere temo mi inimicherò molti defenders… ma devo confessare che il debut degli Attic, così lodato in giro, mi ha impressionato soltanto in negativo. A prescindere dal fatto che i nostri imitano in modo estremamente fedele (per non dire pedestre) le atmosfere alla King Diamond e Mercyful Fate, non capisco proprio perché questa band si sia subito guadagnata uno status cult che, fra le nuove armate dell’horror metal, avrei volentieri attribuito ai nostri Hell Theater piuttosto che a questa onesta ma fin troppo derivativa band tedesca. Potrei adesso farvi un track-by-track, che avevo anche iniziato a scrivere, ma temo che il risultato sarebbe piuttosto deprimente: va bene l’imitazione dei modelli (d’altronde, tutta la scena classic heavy metal vive sul continuo riciclo!), ma qui siamo veramente oltre… e vi garantisco che ascolto almeno un nuovo disco al giorno, e raramente mi sono trovato di fronte all’impossibilità di poter descrivere dei brani. Potrei però fare una lista di tre-quattro del Re Diamante & compagnia a cui rimandarvi senza timore di sbagliare! Desolato ma “The Invocation” mi ha quasi irritato, temo che la band non se lo meriti ma personalmente il loro disco non fa per me.

(Renato de Filippis) Voto: 5/10