(Epictural Production) Dopo un EP e uno split con Ombre, Au-Delà registrano il primo album e con buoni risultati. In formazione sono in tre e con ancora dei progetti attivi, come Karne e Malevolentia, palesando il black metal con seminali influssi thrash metal, attraverso un suonare irruento, sfrenato con evidenti cenni hardcore. La produzione che ha valorizzato la distorsione fredda e squillante delle chitarre e senza penalizzare il resto tranne il basso che va sotto rispetto agli altri strumenti, rende “Sentence” un’ondata distruttiva. Oltre un’ora di durata scandita da brani brevi e non, infatti ve ne sono almeno due da nove minuti, da oltre otto e così via. La band di Belfort si presta a più variazioni sostanziali nell’album e per conseguenza manifestando uno stile dinamico. Viene da pensare in certi momenti ai Mayhem degli anni 2000, i Watain e a Impaled Nazarene nei momenti più veloci, non da meno proprio ai Karne, quando i ritmi sono ridotti e sbocciando in quello stile sostanzialmente mutevole. Come nel caso dell’uso di mid-tempo, un elemento sporadico ma al quale gli Au-Delà ricorrono comunque e che stempera quel clima furioso, facendo poi posto alle progressioni, al dinamismo di cui sopra. Chi ha il black metal nel sangue si farà divorare da questa belva feroce che sono gli Au-Delà.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10