(Art Of Melody Music / Burning Minds Music Group) Giungono al debutto gli italiani Backlash e, lasciatemelo dire, questa inondazione di tastiere anni ’80 (anche ’70!) mi fa impazzire! Come resistere? Lunga la gestazione, per una band formatasi ben dieci anni fa, ma giunta al completamento della line-up a tre solo nel 2023… tra l’altro con ancora degli ospiti necessari, come il batterista, che ad oggi non fa parte della formazione stabile. Ma in un modo o nell’altro ce l’hanno fatta: non sono ragazzini, hanno tutti una vasta esperienza (il bassista per esempio è quello dei Crying Steel) che fanno convergere in questo “Time to Impact”… tempo di impattare e, diavolo, se ci riescono! Hard rock molto patinato, molto AOR, un po’ di glam, per sonorità riconducibili a Survivor, Journey, Europe, senza mai dimenticare qualche strizzata d’occhio a punti fermi come i Deep Purple, cosa che brani quali “Lost and Found” evidenziano con chiarezza. Subito brillante “Aimless Games”, sembra quasi impossibile che questo suono così brillante esca dalle casse oggi, decenni dopo gli anni d’oro del genere. Irresistibile “All On The Line”, imprevedibile e stimolante la ballad “No Shelter From The Blues”, suonata e cantata con una passione illimitata, poi coronata da un assolo estremamente sensuale. Lasciva e molto soft “Forever Night”, c’è quel senso di dannazione ottantiana nel mid tempo della bellissima “Mirrorsplay”, decisamente grintosa “A Minor Love”. “Looking For A Stranger” è il perfetto esempio dell’hard rock reso stellare dalle tastiere, mentre “Doing Time” è quel maledetto blues patinato che non può assolutamente mancare in un album come questo. In chiusura la sognante “Tumbleweed”, la festosa “Cold Case Of Rock ‘n’ Roll”, canzone che ospita il vocalist Lee Small (The Sweet, Shy, Skyscraper, Phenomena, Lionheart) e la frizzante “Over And Over”, brano che invita subdolamente a ricominciare daccapo, verso il prossimo degli innumerevoli ascolti ai quali questo album si offre con disinibita disinvoltura. Con un vocalist potente, con riff incisivi e melodie avvolgenti, “Time to Impact” è il suono che tutti volevamo, il suono del quale sentivamo la mancanza, del quale avevamo bisogno! Un suono che allo stesso tempo alimenta e demolisce un favoloso senso di malinconica nostalgia!

(Luca Zakk) Voto: 8/10