(ROCKSHOTS Records) Gli italiani Bad Bones non ci girano tanto attorno: metallo vecchio stampo, roba classica, roba ribelle, un sound che ricorda il primo thrash ma anche i leggendari Motörhead! Non a caso si definiscono dirty rocker, roba sporca piena di suoni altrettanto sporchi per questo sesto album, il quale non perdona, non innova, non esce dagli schemi ma, con energia, affonda il colpo e centra il bersaglio. Da quanto sono in giro? Quindici anni? Pazzeschi, ribelli, tuonanti, potenti… e questo “Hasta El Final!”, nonostante l’esigua durata (meno di mezzora!) non prende prigionieri e, in materia di schiettezza, non te le manda assolutamente a dire… anzi! Tanto grezzo quanto ben registrato: basso che delinea quel sottosuolo energetico, mentre le chitarre viaggiano, la batteria pompa ed il vocalist si lascia andare, ribelle e rabbioso come non mai. Proto-thrash con “Bandits”, tuonante “Behind The Liar’s Eyes”, mentre ha un tiro micidiale “Rattlesnake”. Sufficientemente lontana dai banchi di scuola le melodica “Wanderers & Saints”, irresistibile, provocante e maledettamente groovy “Sand On My Teeth”. Forti pulsazioni e profonde vibrazioni con “Libertad”, mentre i breakdown spacca vertebre di “To Kill Somebody” fanno da contorno ad una canzone che si atteggia ad inno grandioso. Con l’epilogo si torna a casa, ”Home“, un heavy rock galoppante, trascinante, irrefrenabile. Un album che ti sputa in faccia, ti piscia addosso, che ti prende a calci in culo, che ti sbatte a terra e ti trascina dentro la sua putrida tana. Punk, metal, rock: volume a palla, energia deflagrante!

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10