(Purity Through Fire) Totale e devastante espressione del black metal, nella sua forma più elementare quanto classica. Minimale in fatto di suoni, “De Fornas Likgaldrar” lo si percepisce come una bufera di neve dalla quale emergono melodie strane e sinistre, come se fossero misteriose e incomprensibili creature che girovagano in questo limbo climatico estremo. One man band svedese gestita dal solo Swartadauþuz, il quale ha anche lavorato in tanti altri progetti – Azelisassath, Digerdöden, Gnipahålan, Musmahhu, Mystik, Summum, Trolldom, Daudadagr, nonché Greve e Muvitum – che incide un doppio album di circa due ore di musica. La Purity Through Fire mette “De Fornas Likgaldrar” sul mercato in versione doppio CD e triplo vinile, con la prima già disponibile, mentre si dovrà attendere il prossimo anno per la seconda. “De Fornas Likgaldrar” è il terzo album di Bekëth Nexëhmü in undici anni, pur tuttavia figurano nella discografia anche diverse pubblicazioni minori. Black metal dalle fattezze raw e atmospheric, chitarre violente e gelide, dai suoni freddi, tremuli, rumorosi. Drumming continuo, una sorta di tappeto tellurico quasi indistinguibile. La voce un urlo, uno scream lontano e condannato al dolore. I suoni di “De Fornas Likgaldrar” sono approssimativi, formano una coltre che plasma comunque delle melodie antiche, maestose ma dagli effetti preoccupanti. L’album è la porta di accesso a una landa di desolante oscurità e mistero ma occorrono quasi due ore per percorrerla e conoscerne le fattezze. Non sono poche, potevano essere di meno, ma a loro modo sono due ore narrative e di un certo trasporto.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10