(Spread Evil Productions) Un EP nel 2020 per debuttare al lume della fiamma nera, dal titolo “Pavor Nocturnus”, e ora il debut album per questo progetto nato in Irlanda ma che accoglie anche contributi da musicisti di altre patrie. Belial’s Throne sono dunque votati al black metal e lo suonano con una percepibile concessione alla variante atmospheric e melodic, non rinunciando a soluzioni che stemperano il genere con interventi quasi doom. Interventi che giungono con esecuzioni che si appoggiano su pattern ritmici senza blast beat e non solo comprensibilmente per i momenti più lenti ed epici. Le composizioni dei Belial’s Throne sono modellate su una direzione generale che durante l’album può essere tipicamente irruenta come il black metal richiede, oppure essere maggiormente studiata e per nulla istintuale. Le tracce ritmiche sono sempre possenti, tendono ad essere anche telluriche e dirompenti e ben si sposano con il riffing che costruisce trame percorse da linee melodiche epiche e narranti. “Forgotten Land of the Lost Souls” non ruba subito l’attenzione per via anche di una sostanziale ruvidità esecutiva in più punti, però qualche ascolto in più aiuta a svelare questo insieme oscuro, ancestrale e ascrivibile al black metal di metà anni ’90.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10