(Perris Records/Eagle Booking) Gli anni 80 continuano a tornare. E’ impressionante il numero di acts odierni che ricalcano un genere dato per defunto con l’arrivo del grunge. Ma volete la verità? E’ forse grunge ad essere cadavere, sepolto sotto metri di terra e di ripetitività, mentre il mitico hard rock sembra eterno. Immortale. Ed ecco i Beverly Killz. Vengono dall’Italia, ma potrebbero essere stati una delle hair metal band più grandiose della Los Angeles degli anni 80. Musica potente, riff taglienti, componenti rock ‘n’ roll e blues, assoli che spaccano. Cose ovvie? Quale band famosa di quegli anni non aveva queste ovvie, ma non scontate, caratteristiche? Nessuna. Ed è giusto che sia così. Proiettiamoci indietro di 30 anni: per i Beverly Killz  ci sarebbero state arene pronte ad accoglierli, magari in un bill mostruoso, e da sogno, con bands come Mötley Crüe, Skid Row e Guns ‘n’ Roses. Ed allora, in questa epoca grigia dove il revival di quegli anni ci sta salvando dalla tristezza, per quale ragione i Beverly Killz non devono avere ragione di esistere? Io ringrazio personalmente questi cinque ragazzi, per quello che fanno e quello che mi offrono. Suonano in maniera perfetta. Hanno pezzi potenti e catchy. E, cosa non da poco, hanno un cantante che spacca. Uno che sa usare la voce, uno che riesce a cacciare grida altissime, prima di portarsi su tonalità calde, rock, ricche di carica elettrica. Sentite come rende su pezzi come “Baby You’re On Target” o “Power Of Your Sex”.  Una band compatta, ricca di fantasia, dove gli schemi tipici del genere vengono travolti, evoluti, arricchiti. Ne è un esempio la brutale opener “Never Back Down”, con un ritornello monumentale, indimenticabile, una struttura potentissima, un perfetto inno al genere, al rock, alla spensieratezza, alla ribellione. Tanta creatività non si limita alla produzione di 10 pezzi massicci, ma li spinge a demolire anche una hit dance degli anni 90, “What Is Love” (di Haddaway), rendendola dannatamente heavy. Magia della musica. Potenza della chitarra ben distorta, aggressivamente suonata. Un album caratterizzato da grandi melodie, idee fresche, vento poderoso che va ad alimentare il fuoco del rock, nelle sue versioni più glam ed hard, rendendolo ancora una volta vigoroso, caldo, con fiamme alte impossibili da estinguere.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10