(Punishment 18 Records) Nutro una grande stima per Hideyuki Okahara, leader indiscusso ed unico membro fondatore rimasto dei Beyond Description, band in circolazione dal lontano 1988 che con invidiabile coerenza porta avanti la propria proposta che mischia hardcore, d-beat e thrash Bay Area. “The Robotized World”, nei suoi ventisette minuti di durata ci regala quattordici brani violenti, veloci e senza fronzoli. Un concentrato di violenza sonora interrotta ogni tanto da azzeccati stop & go. Certo, i difetti non mancano: in primis la totale assenza di originalità. Per carità, la coerenza e l’attitudine old school di una band così longeva sono doti encomiabili, ma a volte sembrano mancare le idee, e le canzoni, pur essendo alquanto apprezzabili per chi, come me ama queste sonorità, spesso sanno di già sentito. Altro difetto (o segno distintivo, questione di gusti) è il modo di cantare di Okahara, più che altro per la pronuncia, al punto che a volte faccio fatica a capire se stesse cantando in inglese o in giapponese. Dal punto di vista vocale, devo invece dire che sa il fatto suo, mantenendo quella timbrica aggressiva che lo caratterizza sin da inizio carriera. Un album graffiante, violento e ben suonato, che nonostante i difetti precedentemente indicati saprà farsi apprezzare dagli amanti del thrash/hardcore degli 80’s.

(Matteo Piotto) Voto: 7/10