
(Avantgarde Music) Debutto per gli italiani “Bianca”, band con un velo di mistero – anche se ci sono membri di Hideous Divinity e Nocturnal Depression – impegnata in un black metal molto originale, personale, super atmosferico, estremamente rituale, liturgico in una maniera deviata, tanto da sfiorare profonde dimensioni doom. Tra le peculiarità, i “Bianca” sono female-fronted: β (Bianca Loðbrók) è ipnotica, è intensa, è atmosferica, ma è anche brutale, violenta; è capace di incantare delicatamente con vocalizzi da sirena del culto delle tenebre, sedurre con un timbro perfetto anche per le migliori symphonic metal band… fino a terrorizzare con growl perverso e urla agghiaccianti. Brani come “Abysmal” mostrano tutta la tetra gamma cromatica, sia della vocalist che dell’intera band, offrendo un pezzo portentoso, coinvolgente, imprevedibile e avvincente, cosa poi comune a ciascuno degli otto brani proposti. Una prova di alto livello, un album in costante crescendo su un turbinio di aspetti anche contrastanti: da una dimensione angelica ed eterea a un’inclemenza ancestrale, da un’impostazione melodicamente poetica a un’efferatezza priva di umanità; “Bianca” sa essere ammaliante, provocante, stimolante, attraente. Pericolosamente lacerante. “Bianca” non è solo un album, non è una diversa interpretazione di black e doom metal. “Bianca” è mistero, “Bianca” è labirinto psichico, “Bianca” è un’instabile suddivisione tra violenta realtà e inquietante incubo. Un’opera che è diniego di ogni credo, impetuosa negazione di ogni concetto teistico. “Bianca” è percezione, è il dolore più profondo espresso con irresistibile, surreale bellezza.
(Luca Zakk) Voto: 8,5/10
 
 



