copbifroest2(Einheit Produktionen) Non mi era affatto dispiaciuto il precedente disco degli austriaci Bifroest, QUI recensito, e non mi dispiace il nuovo “Mana Ewah”, il quarto della loro discografia: sulla seconda linea di battaglia dell’ondata pagan, i centroeuropei si difendono certamente con buone armi. Sette brani tutti attorno ai sei minuti rendono il disco quadrato e compatto. Epica oltre ogni dire “Himmelsfall” (cioè ‘La Caduta del Cielo’), che bilancia bene i classici elementi del viking, fra passaggi stentorei e accelerazioni black. Riff alla Ensiferum per la titletrack, marziale e ritmata “Waffenbruder Niedergang” (‘La Caduta dei Fratelli d’Arme’). Melodic black e folk si mescolano in proporzioni quasi uguali nell’accorata “Im Angesicht des Todes” (‘Di fronte alla Morte’), si chiude con la pesantezza di “Neubeginn” (‘Nuovo Inizio’), vicina agli Equilibrium più oscuri. Assai evocativa la copertina.

(René Urkus) Voto: 7,5/10