(La Pochette Surprise Records / Membran) Decisamente semplici ed essenziali, dunque rock and roll nella loro sostanza i Bikini Beach. Un trio dell’incantevole lago di Costanza che con le sue canzoni tocca punti in comune con il garage rock, r’n’r, punk, Led Zeppelin, The White Stripes e così via. Questi non sono che riferimenti estraibili dal loro più generale e diretto rock che in “Cursed”, ovvero tredici pezzi nei quali chitarra, basso e batteria pestano però come in una danza, prodotta, cantata, scandita da Nils Hagstrom, voce e chitarra, la bassista e seconda voce Charlotte Love e il batterista Manuel “Flip” Oetlli. I primi due sono tedeschi, l’altro e svizzero. Collisione tra fuzz, delay e feedback, sospinti da colpi ritmici martellanti, avvolti da un basso granitico, immenso. Ogni canzone ha la sua melodia, il suo essere non da meno però un suo stile, con i Bikini Beach che saltano appunto dal punk o grunge, alla psichedelia o a quel rock sconquassante che ha investito generazioni e generazioni. Certo, un sound spesso un po’ ‘classico’, retrò a volerla dire tutta. Poco importa, “Cursed” una volta messo in condizione di suonare scuota l’anima.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10