(Petrichor) Progetto musicale proveniente dalla Norvegia anche se il fondatore è di origine russa. Il freddo e la vastità della Siberia, insieme alla natura norvegese, sono i due concetti ispiratori del black metal con lampi post di Bizarrekult. Tematicamente i testi sono un concentrato di discorsi che finiscono nella sofferenza, la frustrazione, la solitudine e cose del genere. Ne consegue un clima musicale sofferto, un po’ angosciante, decadente. I ritmi semplici ed elementari nel loro essere, sostengono un riffing pervaso di epicità e frammentato da fasi più lente che ricalcano soluzioni tipo Alcest, Gaerea e cose simili. Da notare che i pezzi hanno una durata affatto univoca: da i poco oltre due minuti e passando per tre o poco oltre i cinque minuti, “ Vi Overlevde” mostra un’evidente alternanza di fasi e momenti a seconda dei pezzi. Pur trattando tempi profondamente individuali e psicologici, l’album sulla distanza riesce a essere trascinante, proprio grazie all’alternanza di fasi veloci e non, con la conseguente esposizione di soluzioni differenziate. Alcune anche inattese, come il finale avulso dal metal di “I Trygge Hender” e la successiva composizione ambient “Fremmede Kyster”.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10