copBLACKCAPRICORN(Stone Stallion Rex) Terzo lavoro per i sardi Black Capricorn, che tornano ad essere un trio (erano in cinque nel precedente “Born Under the Capricorn”). Toni bassi, crepuscolari, distorti, aggressivi: il loro doom psichedelico non lascia speranze ma aggiunge un aura esoterica che mette il sound della band in equilibrio tra il trip acido ed il viaggio spirituale. Suoni estremi, toni bassi, assoli oscuri, voce cupa e decadente. Intrigante “Animula Vagula Blandula” con l’ottimo flauto, piacevolmente straziante “Hammer of the Witches”, graffiante la title track, liturgica “To the Shores of Distant Stars”, stregata “Cat People”. Un viaggio nei labirinti dell’oscurità, pieni di streghe, spiriti e malvagità, il tutto cadenzato da rituali perversi.

(Luca Zakk) Voto: 7/10