(Scarlet Records) Sette anni di silenzio per i Black Majesty, questo è il tempo trascorso dal precedente album “Children Of The Abyss”. L’ottava opera della band australiana celebra il proprio power metal con dei termini di stile classici nelle melodie con evidenti influssi di puro heavy metal, ma con canovacci e arrangiamenti tipici di questi tempi. La produzione lima bene gli angoli e con i suoni che sembrano compressi, un dettaglio che per delle canzoni che per la maggior parte di esse hanno un fare arrembante contribuisce a questo tipo di resa. Il suonare alle pelli di Zain Kimmie, aiuta questo continuo scattare e accelerare, perché Kimmie è colui con lo stile meno power/heavy metal del gruppo australiano. “Hold On”, la title track, la ballad “Got A Hold On”, la successiva “Here We Go”, sono invece un gruppetto di pezzi nei quali la band armonizza le cose, introducendo anche fasi meno veloci, dei mid tempo, variazioni strutturali e comunque un suonare meno irruento. Le chitarre sono abili a lanciarsi in assoli, sono anche un’espressione di influssi particolari, come gli Iron Maiden, Helloween e Gamma Ray, senza però esagerare. Come al solito John Cavaliere alla voce per qualità e doti svolge un lavoro encomiabile. Si dimostra essere il cantante power metal! “Oceans Of Black” vede i Black Majesty esecutori di un power metal dalle fattezze contemporanee, ovvero si pompa la produzione, si alimenta le melodie con sintetizzatori e si punta a un suonare serrato, caricando spesso a testa bassa. In un’ora di musica non mancano però pezzi distintivi, anche tra quelli più veloci, come “Lucifer” o “Ghost In The Darkness”.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10