(Helldprod Records) Gruppi così possono far sorridere i non addetti ai lavori: non si sa nulla sui componenti del gruppo, non si sa nemmeno quanti sono i componenti, non si sa quando e dove hanno registrato e non si sa il loro fine ultimo con pubblicazioni in cassetta da tirature di 80 copie. Di certo c’è solo il fatto che fanno black mischiato al thrash e che hanno un amore per il rock e il punk. Casi come questo capitano sovente a chi bazzica in questi territori musicali e la prima reazione che si ha ascoltando queste produzioni può variare in un intervallo molto ampio. Ci può scappare un iniziale sorriso, oppure una smorfia per le terribili condizioni del suono. O ancora si può rimanere attoniti di fronte alla sconcertante realtà che certe volte basta davvero avere un’amplificatore e si può ottenere un disco anche se si registra in una turca. Fatto sta che poi si deve fare i conti con la possibilità ultima che gruppi del genere prendano maledettamente sul serio il proprio lavoro. Probabilmente non si saprà mai quanto i Black Mold credano o meno in ciò che suonano, ma di sicuro le tracce qui proposte sono genuine, non triggherate, non elaborate, niente missaggi o filtri, solo impressioni ed emozioni stampate su nastro magnetico. Se un ascoltatore cerca questo, potrà rimanere soddisfatto dell’ascolto, altrimenti converrà passare oltre senza pensarci una seconda volta.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10