(Go Down Records) Lo sludge proposto dai Bleeding Eyes è piuttosto strano. Perché se da un lato si ente eccome la componente doom funerea e misteriosa, ben presto si capisce ascoltando le tracce che qualcosa si insinua nella normale struttura dai tempi lenti. Una sorta di vena stoner piuttosto animata, che innalza decisamente il ritmo globale delle composizioni. I testi, per metà in italiano e per metà in inglese, restano piuttosto criptici e rituali. Qualche anomalia rispetto al solito impianto doom si nota anche dalla lunghezza media delle tracce, decisamente minore nella media rispetto a quello cui il genere ci ha sempre abituato. Come ogni disco rituale, l’opera è impostata per essere assaporata nella sua interezza, pena un senso di incompiutezza che potrebbe restarti attaccata addosso nel caso si decidesse di interrompere questa strana e oscura preghiera. Sicuramente un disco diverso dai soliti, per lo meno da provare…

(Enrico MEDOACUS) Voto: 7/10