(Pelagic Records) Introspettivi, oscuri, distaccati. Invadono quell’ambito sonoro imperscrutabile occupato da acts quali Converge o Cult of Luna, andando oltre, divagando, creando paesaggi sonori incredibili come conferma la maestosa “Through Veils of Glass and Silica”, traccia incredibilmente ricca di influenze e ispirazioni che chiude questo loro terzo disco. Una vastità di strumenti musicali viene inglobata della grandiosa dissonanza ossessiva prodotta, una cacofonia di influenze in cui nulla è veramente dominante mentre nessun punto di vista viene scartato a priori. Dal post metal più graffiante a dimensioni prog-jazz sublimi, attraverso paesaggi musicali intensi, penetranti, avvolgenti, spesso ipnotici. C’è la sintesi dell’infinito in tracce quali “Strings of Red”, pura suggestione pulsante con “Clean”, confini assurdi vengono violati con “No Good Things”. Svezia, Göteborg: vi aspettavate un’altra band con il suono classico di quella zona? Ritenetevi delusi: i Blessings non sono identificabili con un genere, non rientrano dentro una ben definita cerchia, non rispettano alcun confine, mentre per chi osa andare oltre, ecco che l’esperienza di ascolto assume connotati incredibilmente surreali!

(Luca Zakk) Voto: 9/10