(Nordvis Produktion) Fin dalle prime battute, l’intento del gruppo svedese è piuttosto chiaro: tentare di riportare in auge quel connubio tra black metal e folk che ha portato fortuna ad un sacco di altri gruppi, molti dei quali conterranei ai nostri. Attraverso nove tracce ben articolate ed abbastanza varie, il combo tenta di dare una propria interpretazione del genere, cercando di spingere soprattutto sulla parte folk, donando al tutto una lettura molto pronunciata verso le atmosfere epiche. Per la verità, questa mossa si rivela una lama a doppio taglio, perché se da un lato dona molta velocità e ‘pomposità’ alle canzoni, dall’altro lato ne svilisce la parte squisitamente folk atmosferica, ridotta a pochi inserti in strutture prettamente black/death. Il cantato, davvero molto adatto al black puro, non fa che esacerbare questa caratteristica, in modo che la componente folkeggiante sia davvero ridotta ai minimi termini. Un progetto concepito con degli intenti tanto alti meritava, a mio avviso, qualcosa di più originale; ma se ci si toglie da quel contesto specifico, allora l’album diventa un buon prodotto in ambito black/death di matrice svedese.

(Enrico MEDOACUS) Voto: 7/10