(Blues Funeral Recordings) I Blue Heron si formano ad Albuquerque nel New Mexico pochi anni fa e hanno all’attivo due album e uno split con gli High Desert Queen. Al momento i Blues si dimostrano abili artigiani di un doom-stoner dai suoni totalmente intrsi di fuzz e ampie porzioni dialcuni pezzi che virano verso lo sludge. Questo suono grasso, poderoso, capace di divagare verso deserti lisergici o in rocciose andature potenti in questa compilation viene presentato attraverso delle cover. Sono tre in tutto, più un inedito e quattro pezzi registrati dal vivo. “Grey” dei Fudge Tunnel, virata in una maniera sludge, “The House That Peterbilt” dei Clutch e “Find Away” dei Floor, sono le tre cover presenti in “Emulations”. “Marigold” è il brano inedito e presenta risvolti acidi e tipici del desert rock. Se “Grey” rispetta il grigiore dei Fudge Tunnel, “The House That Peterbilt” è un atto tellurico, sprigiona infatti potenza e lo fa in maniera disinvolta. I quattro pezzi dal vivo si mostrano cupi, il basso e le chitarre si sommano, la voce è al vetriolo e il drumming scandisce pesantemente ogni parte dei pezzi. Questi rappresentano un esempio di impatto, robustezza, le melodie invece diventano un elemento che si distende e si allunga nella durata delle composizioni e quasi a smarrirsi. I solo delle sei corde sono lame improvvise, brevi, intense a volte hendrixiane. “Emulations” presenta le abitudini di stile dei Blue Heron, mostrandoli accattivanti nelle cover e in “Marigold”, però meno ispirati, un po’ trascinati ma poderosi nella loro veste dal vivo.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10