copblunderb16(Autoproduzione) Recensione un po’ amara questa che leggete, visto che risulterà una sorta di epitaffio. I francesi Blunderbuss si ritirano dalla scena. D’improvviso e con un sentito e lucido messaggio lasciato nella loro pagina facebook. Valentin, il cantante, ha esternato la sua gratitudine per la musica della band che gli ha offerto i momenti più incredibili della sua vita. I parigini nel 2011 iniziarono a muoversi attraverso un nu metal con forti influenze crossover, nelle quali il rap, l’hip hop, il funk e altre piccole e grandi sortite di stile, hanno contraddistinto un sound che è maturato nel tempo. “Resurrection” è stato forse il loro zenith e in una certa misura il loro ‘momento’. In precedenza l’EP, “Feel Alright” nel 2014 e due anni dopo ecco altri venticinque minuti, sei brani e tanta decisione e agilità nell’esprimere il proprio stile. “Resurrection” doveva consolidare questa speranza per la scena metal di Francia. Sei canzoni che funzionano, con inevitabili rimandi e dunque questo mélange non può essere qualcosa di originale, ma di sicuro è ben fatto. C’è qualità e ci sono anche un paio di brani davvero intensi: “Cochonnaille” e “Rap ‘n’ Roll” probabilmente, ma le restanti quattro alla lunga non sfigurano. Tutto inciso con qualità, tutto eseguito con assoluta scioltezza e tanto da far sembrare la band una veterana. Invece solo cinque anni di vita e un’attitudine avvincente che vi resterà nel cuore. Ascoltateli QUI.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10