copBoltGun(Autoprodotto) Oscuro progetto australiano impegnato un un black industriale, post metal e noise. Molto noise. Moltissimo! Basti pensare che la prima traccia propone rumori ossessivi (di fatto lo stesso rumore industriale ripetuto) in maniera incessante per due minuti e tre quarti prima di dare spazio ad un timido suono (un piatto), seguito -progressivamente- dagli altri strumenti. In questo EP, queste tre tracce, a volte ci sono idee dannatamente scontate, semplici. Quasi ovvie. Altre volte la complessità diventa assurda e certe scelte ossessive mettono ulteriormente (e piacevolmente) alla prova l’ascoltatore. Molto intensa la seconda traccia (“Iron Surgeon II”) che lancia occasionali riff in tremolo, una sufficiente quantità di blast beat che fanno da contorno ad un vocalist disperato e assolutamente crudele. A cavallo tra noise e -per assurdo- ambient la conclusiva “Iron Surgeon III”, la quale parla chiaro: i Bolt Gun sono imprevedibili, sanno comporre e suonare, ma sono controllati dal demone della sregolatezza, perfetto in un contesto dove l’inospitale diventa armonico, dove il rumore trova un senso e converge alla melodia.

(Luca Zakk) Voto: 7/10