copbong2(Ritual Productions) Un nuovo percorso tra le stelle, gli abissi e il tempo. Il quinto album dei Bong è vestito con un dipinto dai toni placidi di Joseph M.W.Turner. La musica invece è qualcosa di remoto e sacrale allo stesso tempo. Due grandi composizioni che occupano l’intero album, giocate su toni fissi, ripetuti eternamente, con flebili accompagnamenti psichedelici che brillano sullo sfondo. Un cantato che è un mantra rende il tutto più solenne. “Time Regained” è una composizione di drone ombroso che sembra provenire dalla terra dei sogni. “Find Your Own Gods” invece ha un incipit psichedelico che pian piano monta di volume e intensità, per quella che è poi un’atmosfera neo-spaziale alla Tangerine Dream. Leggere le chitarre che arpeggiano o lasciano galleggiare soavi feedback. La batteria è pilotata in stile percussivo e soffusa nei suoi battiti. Anche in questa seconda composizione i toni sono ancestrali e da sogno, sicuramente meno ‘freddi’ rispetto all’altra. Oltre mezz’ora di suoni reiterati e melodie piccole e ipnotiche che sanno trasportare l’ascoltatore altrove.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10