(Arising Empire) Difficilissimo per me recensire gruppi come i Breathe Atlantis: troppo allegri, troppo mainstream, troppo puliti, troppo amici dei fan, troppo… Ma chiudiamo per un attimo i pregiudizi e andiamo ad analizzare cosa nel concreto suona il gruppo. Il primo gruppo che mi viene in mente sono i 30 Seconds To Mars, gli ultimi se non altro. Basi ritmiche che definire basilari è ancora poco fanno da cuscino dove si posa una manciata di note talmente ruffiane che tra un po’ il cd si mette a fare le fusa. Il basso, relegato come da manuale bene bene in fondo in modo che quasi non serva a nulla fa da contraltare alla voce, sempre in primissimo piano. Proprio nel cantato ci si avvicina pericolosamente in territori troppo visibili al grande mercato. Una sorta di emulo mancato del cantante dei Linking Park, il nostro fa la sua bella figura da leader indiscusso del gruppetto, ostentando doti canore che evidentemente non possiede e centrando comunque l’obiettivo di impacchettare un prodotto che per le grandi masse potrebbe pure funzionare. Ma per noi, loggionieri dell’opera metal, queste ‘cose’, queste vicissitudini musicali interessano praticamente nulla.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 5,5/10