(Mighty Music) Quintetto svedese testimonial di un AOR/hard rock di ovvia natura anni ’80 i Captain Black Beard. Le canzoni di “Neon Sunrise” sono graziose, fruibili, con il cantato di Martin Holsner ben inserito e valore aggiunto al tutto. Canzoni dunque graziose ma il modo di suonare delle chitarre e dunque i loro riff, hanno poco mordente. Nell’ambito nell’AOR questa è spesso una scelta, un modo per levigare, patinare il sound e averlo così ancora più fluidamente accattivante e non necessariamente e marcatamente rock. Inoltre è un modo per creare un tappeto omogeneo al di sopra del livello delle tastiere. Restano dunque i cori e ritornelli a rendere peculiari i pezzi prima ancora che arrivi a farlo la musica. Il problema è che su dodici pezzi sembra davvero che sia Holsner a tenere in piedi la baracca, altrimenti la musica lasciata sola resta un tantino flebile e lascerebbe piuttosto freddo l’ascoltatore. Tuttavia sono molto più concreti e coraggiosi i Captain Black Beard che ‘tamarrate’ alla The Night Flight Orchestra e robe simili. Una curiosità, “Neon Sunrise” non presenta neppure una ballad e non sarebbe neppure un obbligo ma è una cosa singolare per un album AOR.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10