(autoprodotto) Da New York, tra il metal core e il metal sperimentale, ecco un EP che esce dopo sei anni di silenzio o quasi, dai tempi del quarto disco. Aggressivi, potenti, mostruosamente progressivi: ritmiche assurde, tempi che cambiano di continuo, chitarre accordate incredibilmente basse, linee di basso micidiali, influenze che toccano anche il jazz e linee vocali pregne di rabbia mista a disperazione. È pazzesco il groove che viene materializzato, è destabilizzante questo mix tra furia disumana e tecnica sopraffina. “Blindsides” si rivela devastante, mentre “Paroxysm” è breve e particolarmente letale, prima della conclusiva title track, capace di riservare sorprese anche in nome del mid tempo profond e, massacrante… anche se ovviamente tutt’altro che banale, piuttosto pericolosamente ultra tecnico. Band pazzesca, band che con questo ritorno ricorda a tutti cosa è in grado di fare, ribadendo una devozione per la violenza concepita con una precisione chirurgica disumana!
(Luca Zakk) Voto: 8/10