copbrunocavicchini(Videoradio) Nasce a Matera nel 1977, a otto anni si approccia alla chitarra e poi cresce e diventa Bruno Cavicchini. L’unico, il vero. Il chitarrista. Colui che nella sua abilità fonde la lezione melodica e tecnica di Jimmy Page “Floating Moons”, Jeff Beck (“Duckman”), Ritchie Blackmore (“Hazy Days”), di David Gilmour (“Here and Beyond”) ma non prendendoli in blocco. Assolutamente. Bruno ha il suo stile, il suo sound marcatamente rock blues, cristallino, pulito, ricco di feeling. Ha il tocco. In questa fiumana di note ed emozioni ecco scorgere cose che ricordano proprio alcuni mostri sacri sunnominati; una cosa normale visto che quella gente ha dato l’input alla chitarra rock e metal di oggi. Il chitarrista ha fatto suoi questi avi e ha reso “Mood Balance” l’equilibrio supremo, cioè la forza che tiene insieme le parti del sound e dello tecnica di un chitarrista che ha la grande capacità di creare dei pezzi coinvolgenti e intarsiati di melodie belle grosse, chiare. Splendide. Sono campi di fiori sterminati, colori che scintillano e rilassano il cuore e la mente. La chitarra sa essere lasciva, sensuale e docile, come in “Highways to the Sun” e “Here and Beyond”, rocciosa come in “Floating Moons”, nella quale irrompe anche un cenno di fusion, e “The New Swinging Truth”, oppure sanguinariamente blues come in “Duckman”. La Stratocaster ruggisce per quasi un’ora sotto le carezze delle dita di un grande.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10