copcelebcc2(1981 Records) Se trafficate con la radio, vi sarà già capitato di incrociare qualche canzone di questa band che ha ricevuto una certa spinta promozionale in diversi ambiti e tra cui anche dei passaggi in Virgin Radio. I Celeb Car Crash han fatto parlare di se anche in Metalhead QUI. Nuovo album che presenta un buon punto di vista sul rock dei CCC, un rock con tendenze hard, alternative, un rock a sprazzi moderno e intriso anche di sonorità retrò, vedere il bluesy di “Outdone” che un pochino fa il verso ai Led Zeppelin. Nell’insieme l’album è piuttosto piacevole, le canzoni scorrono e quando la band arriva sul ‘classico’, come in “January”, ecco saltare fuori qualcosa di molto energico e trascinante. Qualcosa, insomma, che va al di là dell’essere semplicemente piacevole. Comprensibile che si possa andare contro questa affermazione additando il semplice gusto personale di chi scrive, ma il punto è proprio il fatto che se la band ‘suona’ per davvero e senza ricercare i ritornelli facili e le canzoni ‘easy’, ascoltare la soporifera e flebile “Hello, ‘Morning”, dimostra di avere capacità che altrimenti non si riescono a intuire in essa. “Enemy’s Desire” tutta via mostra un lato appunto ‘easy’, pop-rock, è un’andatura simpaticamente docile. Si ha l’impressione che “Stereo (The Body of Christ)” segua un pochino i Nirvana: la canzone si scatena, la batteria picchia in modo netto e il tutto appare come un qualcosa che arriva dagli anni ’90. Poco male, in quanto i Celeb Car Crash dell’epopea grunge ci hanno spesso restituito qualcosa, attraverso una personale rilettura. In ogni caso in quasi cinquanta minuti e dodici canzoni, l’ascoltatore riesce a trovare sempre qualcosa che converga verso il rock, sia da territori alternative, grunge, stoner, hard rock, blues o altro che possano essere. A conferma di un’ampia varietà di stile, della capacità dei CCC di volersi misurare con più soluzioni. A voi ascoltatori e lettori il giudizio definitivo sulla riuscita.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10