digipak_cover_6(Inverse Records) Non siamo di fronte ad un vero e proprio concept, bensì ad una sorta di elogio alla figura di H. P. Lovecraft. Un elogio fatto a suon di buon vecchio Stoner dalle tinte piuttosto aggressive e moderne. La voce ha il classico timbro da Post Rock, pulita ma graffiante, mentre il chitarrista non nasconde affatto un amore per il Thrash più classico e, in generale, per i riff veloci e taglienti. In otto tracce ben delineate e forse un po’ troppo lineari i nostri mettono in mostra tutta la loro tecnica e perizia esecutiva per un genere che è oggettivamente difficile da modificare. Ecco quindi che il principale difetto, se di difetto si può parlare, di questa release è forse la troppa omogeneità delle tracce. Ma in fin dei conti non è un limite del disco in se, quanto piuttosto del genere proposto. A voi un giudizio… io mi limiterò a valutare la pura e semplice musica proposta.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10