(Antiq Label) Cercle Du Chêne approda all’album d’esordio dopo un demo di un paio di anni fa. La Griesche, cantante, conosciuta come Joanna Maeyens, illustratrice, artista, autrice di copertine per band black metal, nonché parte di Tour D’Ivoire e Grylle, inaugura un’opera musicale di un certo interesse intitolata “Récits d’Automne et de Chasse”. Con lei il co-fondatore Hyver di Grylle, Véhémence, Hanternoz. L’album è un concept attorno a una sorta di poema epico, una novella che mischia tradizione, leggende, magia, paganesimo, l’amore e il rispetto della Natura, intesa come elemento supremo. ‘Recite d’autunno e di caccia’ racconta degli animali di una foresta riuniti attorno a una quercia, appunto ‘chêne’ nel nome della band, dove si raccontano le novità, gesta, fatti del mondo degli uomini. L’album è un black metal con un taglio medievale, pagano, epico. Pur avendo ritmi batteristici e chitarra distorta sempre in azione, l’album offre uno stile spesso folk e con il grande uso dei synth per un supporto di tipo dungeon. La Griesche e Hyver hanno accolto in sala registrazione un buon trio di colleghi: Waldheim (Rauhnacht, Sturmpercht, Golden Dawn), Geoffroy Dell’Aria (Skyforger, Paydretz) e Sparda (Hanternoz, Créatures). Questi eroi della scena black metal francese – Waldheim però è austriaco di nascita – vogliono recuperare e valorizzare le radici della propria tradizione. “Récits d’Automne et de Chasse” passa da epica e maestosità a fasi brevi di un black raw e all’ampia ossatura di cori che in combutta con i sintetizzatori. Ogni elemento crea dunque atmosfere antiche, nobili, volte a creare vaste melodie sospese tra antico e fantasia, mito e tradizione.
(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10